Rappresentano il culmine della creazione del regno vegetale, l’ultima conquista dell’evoluzione. Appartengono alle “nuove” piante diventando specializzate nella ricerca della luce all’esterno da arrampicarsi sugli alberi. Sono delle piante epifite, cioè le loro radici non sono più fissate sulla terra, ma sugli alberi a 20/30 metri di altezza. A loro volta questi grandi alberi crescono su uno strato di humus sottile. Si nutrono principalmente di acqua e luce solare, sono le regine dell’aria.
Agli inizi degli anni novanta si è cominciato a parlare di Orchidee dell’Amazzonia, ma di cosa si occupano? Non riguardano sintomi fisici, tantomeno fattori costituzionali, o personalità o emozioni basiche da riequilibrare, ma facilitano le qualità presenti nella persona. La semplicità del loro modo di vita contrasta con la fastosità della loro forma, della loro varietà, colori, ma rappresenta bene gli stati di coscienza come il Sé Superiore, pertanto quando parliamo delle Orchidee dell’Amazzonia parliamo dello sviluppo della coscienza.
Le Orchidee dell’Amazzonia mostrano le qualità più belle delle persone che sono autorealizzate o che sono in via di autorealizzazione. Questo non vuol dire che non agiscono su altri livelli di maggiore sofferenza, ma che agiscono e hanno maggior efficacia sullo sviluppo di ciò che già c’è.
Quando, grazie al lavoro di crescita personale le emozioni basiche o la mancanza di autorealizzazione occupano meno spazio e energia del soggetto appaiono altre necessità e valori che vengono chiamate meta necessità, e di queste se ne occupano le orchidee.