Come sarebbe se fossi disposto a nutrirti e a prenderti cura di te stesso? Come sarebbe se aprissi le porte dell’essere tutto ciò che hai deciso che non è possibile essere? Cosa ci vorrebbe per renderti conto di quanto sei cruciale per le possibilità del mondo?
I Bars di Access sono un meraviglioso strumento che, per sua natura, dissolve all’interno la dipendenza umana dal giudizio.
Si tratta di 32 punti localizzati sula testa; trattarli, o meglio “farli scorrere”, nel corretto gergo Access, consente ad ognuno di “funzionare” in un modo diverso nella vita e sul pianeta. I Bars facilitano nelle persone il cambiamento e l’accesso alle possibilità in controtendenza a questa realtà che sostiene che, per essere definito reale, tutto deve combaciare con la realtà stessa, secondo uno standard preciso, al di fuori del quale tutto è una minaccia.
Numero di incontri: da decidere a seconda del percorso, dopo l’incontro conoscitivo.
Durata: 1 ora Access-Bars®
2 ore se Counseling e Access – Bars®
I Bars aprono alla possibilità di riconoscere quanto faticoso sia funzionare dai pensieri, dalle sensazioni e dalle emozioni. Sessione dopo sessione, le persone cominciano a funzionare dal percepire, dal sentire, dal ricevere e dall’essere. Con lo scorrimento dei Bars si dissipa gradualmente la carica elettrica della polarità, si stacca il pilota automatico con cui funzioniamo e si procede consapevoli. In buona sostanza, i 32 punti sono l’hard disk di ogni essere umano e contengono tutta la memoria immagazzinata nel corso dell’esistenza. Farli scorrere cancella i file e resetta le risposte automatiche che la nostra mente attiva attingendo da quel vecchio archivio. Durante la sessione le onde cerebrali rallentano e si amplifica la capacità di essere presenti alla nostra vita. Le considerazioni che operatore e ricevente hanno in comune, vengono rimosse contemporaneamente durante lo scorrimento e le persone imparano a “ricevere”; finalmente al corpo è permesso di scegliere in sintonia a ciò che è meglio per lui, svincolato dagli accordi del pilota automatico. Non solo: può ora liberamente creare altre scelte e altre possibilità.
Uno dei primi strumenti di Access consiste proprio nella disponibilità a “essere nella domanda”. Partendo dalla sua personale esperienza, Gary Douglas ha osservato che la domanda potenzia, mentre la risposta depotenzia sempre. Questo presupposto rende Access dinamicamente unico. Le domande sfidano i sistemi di credenza, i punti di vista e sbloccano le limitazioni, portando allo scoperto tutto ciò che stiamo scegliendo di non scegliere. La domanda può cambiare l’energia delle situazioni e aprire porte e possibilità così diverse da non averle nemmeno potuto immaginare. Diversamente, la risposta si focalizza sempre e solo su un punto di vista, escludendo automaticamente l’intero universo delle infinite possibilità. Porta diretta al giudizio di tutto ciò che siamo o non siamo mentre puntiamo lo sguardo in quell’unica scena che, 9 volte su 10, neanche ci appartiene. È così che il giudizio è diventato la nostra pelle; prestissimo abbiamo aderito a questo schema e ci giudichiamo, giudichiamo gli altri e ci sentiamo giudicati. In particolar modo, il giudizio verso noi stessi è la pratica più appropriata da fare perché ė così che si sta al mondo …!
Consulente e docente di 1° livello in Fiori di Bach
Iscritta all’albo dei Practitioner
della Dr. Edward Bach Foundation U.K.
n° ITP – 2015 – 1009M
Counselor Olistico accreditato SIAF ITALIA n° VE805-CO
Professionista disciplinata ai sensi della Legge n. 4/2013